La nuova piramide alimentare SINU: una guida moderna alla dieta mediterranea

Nel 2025, la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) ha presentato una nuova versione aggiornata della piramide alimentare mediterranea, frutto del lavoro di un gruppo di esperti indipendenti e basata sulle più recenti evidenze scientifiche.

Ma cosa c’è di nuovo? E perché questa revisione è così importante?

Cosa è la dieta mediterranea

La dieta mediterranea non è solo un modello alimentare:  è uno stile di vita basato su tradizioni millenarie dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. È riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità e si distingue per i suoi effetti benefici sulla salute cardiovascolare, metabolica e sulla longevità.

E, oggi più che mai, è una risposta concreta alle sfide della salute e della sostenibilità del nostro pianeta.

 

Più vegetale, meno animale: la svolta della nuova piramide

La novità più significativa riguarda il ruolo centrale degli alimenti vegetali. Alla base della piramide troviamo:

  • Frutta e verdura (da consumare liberamente ogni giorno).
  • Olio extravergine di oliva (EVO), riconosciuto non solo come condimento, ma come vero e proprio alimento funzionale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari grazie al suo contenuto di polifenoli, antiossidanti e sostanze antinfiammatorie.
  • Cereali integrali (pasta, riso, pane), preferiti ai raffinati, per il loro apporto di fibre, vitamine e un minore impatto glicemico.
  • Legumi, veri protagonisti della proteina vegetale, da consumare 3-4 volte a settimana e da abbinare ai cereali per un pasto completo.
  • Frutta secca oleosa (noci, mandorle, nocciole…), da consumare in porzioni moderate (circa 30 g al giorno).

Questi alimenti non sono solo sani: sono sostenibili, locali, stagionali e poco trasformati — valori chiave per una dieta che rispetti sia la salute umana che quella del pianeta.

 

Meno carne, più consapevolezza

Un cambiamento netto riguarda il consumo di carne rossa e lavorata (salumi, insaccati, ecc.), ora relegati alla punta della piramide, da consumare solo occasionalmente. Questa scelta riflette non solo le evidenze scientifiche che ne collegano l’eccesso a malattie cardiovascolari e tumori, ma anche l’impatto ambientale della produzione zootecnica intensiva.

Al contrario, sono incoraggiati:

  • Pesce azzurro locale (2-3 volte a settimana), ricco di omega-3 e a basso impatto ambientale.
  • Carni bianche (pollo, tacchino) e uova, da consumare con moderazione (1–2 volte a settimana).
  • Latticini freschi (latte parzialmente scremato, yogurt) ogni giorno, mentre i formaggi stagionati sono da limitare a 1–2 volte a settimana per il loro contenuto di sale e grassi saturi.

 

Zuccheri, sale e alcol: “meno è meglio”

La piramide dedica una sezione esplicita a tre nemici silenziosi della salute moderna:

  • zuccheri aggiunti: dolci, bibite zuccherate e snack industriali vanno evitati o limitati a occasioni rare;
  • sale: anche se non compare direttamente nella piramide, viene raccomandata una riduzione netta, privilegiando il sale iodato e imparando a riconoscere il “sale nascosto” negli alimenti trasformati;
  • alcol: non è più raccomandato come parte integrante della dieta. Anche se il vino è parte della tradizione mediterranea, oggi sappiamo che non esiste un consumo sicuro di alcol in termini di rischio oncologico. Se consumato, deve essere occasionale, moderato e sempre durante i pasti.

 

Oltre il piatto: stile di vita e sostenibilità

La piramide SINU non si ferma al cibo. Ai piedi della piramide troviamo principi fondamentali dello stile di vita mediterraneo:

  • bere acqua (preferibilmente dell’acquedotto);
  • mangiare in compagnia, valorizzando la convivialità;
  • muoversi ogni giorno con attività fisica regolare (leggi anche L'importanza dell'attività fisica);
  • scegliere alimenti di stagione e locali;
  • ridurre gli sprechi alimentari;
  • usare erbe aromatiche e spezie al posto del sale per insaporire.

 

Perché questa piramide è diversa?

Questa nuova rappresentazione non è solo un aggiornamento nutrizionale: è un modello olistico che tiene conto di:

  • salute umana, in termini di prevenzione di malattie croniche non trasmissibili;
  • sostenibilità ambientale, con attenzione alla riduzione dell’impatto climatico ed ecologico e alla compatibilità con le tradizioni locali;
  • accessibilità economica e sociale, incoraggiando la ridurre gli sprechi alimentari e il fare scelte alimentari rispettose della biodiversità;
  • preservazione delle tradizioni culinarie italiane.

In sintesi: tornare alle radici, guardando al futuro

Evoluzione basata su evidenze scientifiche e principi di sostenibilità.

La nuova piramide SINU ci invita a riscoprire la vera dieta mediterranea, quella dei nostri nonni: semplice, vegetale, povera di carne, ricca di sapori autentici e rispettosa della natura.

Modello di stile di vita alimentare sano e sostenibile.

Non si tratta di una dieta restrittiva, ma di un modo consapevole di mangiare e vivere, adatto a tutti — adulti, bambini, anziani — e perfettamente in linea con le raccomandazioni globali dell’OMS e della FAO.

Che ne dici di provare a costruire il tuo prossimo pasto seguendo questa piramide? Contattami per consigli personalizzati!

Riferimenti scientifici

Sofi, F., Martini, D., Angelino, D., Cairella, G., Campanozzi, A., Danesi, F., Dinu, M., Erba, D., Iacoviello, L., Pellegrini, N., Rossi, L., Vaccaro, S., Tagliabue, A., & Strazzullo, P. (2025). Mediterranean diet: Why a new pyramid? An updated representation of the traditional Mediterranean diet by the Italian Society of Human Nutrition (SINU). Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases, 35(4), 103919.